Estratto della Postfazione

di Paolo Aldo Rossi

…Ho appena finito di leggere questa favola (la verità in forma di mito) dell’amico fraterno Renato e spontanemente mi sorgono alcune riflessioni. Come mai un noto medico e allergologo ha dato la forma di fiaba a un insieme di conoscenze scientifiche che lui ha ben note? Come mai un noto cultore di scienze naturali ha messo in forma esoterica la sua Weltanschauung o immagine del modo? Come mai ha messo in struttura enigmatica quello che risultava già spiegato?

“Solo la poesia – ci dice Renato Ariano recensendo un opera di natura estetica tradizionale – può cogliere la realtà nella sua essenza e può esprimere compiutamente il simbolo che ci rimanda a un’origine trascendente … l’interpretazione del Mito è la derivazione da una primigenia origine anteriore e la visione dello sviluppo della storia umana è un processo involutivo che, per il venir meno della presenza divina, si frantuma in una molteplicità di contingenze”.
Perché la poesia è diversa dalla scienza come il creare dal mettere in atto: la techné, che denota ogni operazione umana protesa a cambiare e trasformare le cose di natura, mentre la poiesis è il vettore non solo di significato che di suono- il verbo poiein da cui poiesis: l’attività del dare vita – sia come contenuto informativo ed emotivo.
Il vento è un autostrada per pollini è un opera singolare e originale. E’ la Storia di un Viaggio di un polline inquieto, ossia un piccolo granulo di polline di Cipresso.
Non è per altro un caso isolato. Questo libro presenta affinità con la Favola del Serpente Verde di Johann Wolfgang Goethe, per il suo carattere enigmatico, e con Le avventure diPinocchio, di Collodi, che, come tutte le storie o i racconti, può essere letto in molti modi, dalla favola con morale alla morale senza fiaba.
Analoga è la storia di Zeffirino, aiutato da Eudosso (polline della famiglia delle graminaceee), maestro di vita che gli insegna a trovare la sua vera strada per il Giardino Nascosto dei Pollini andando di vela per il mondo, in mezzo a virus, ad alghe, a spore fungine e di muffa, pollini di Tarassaco … ma anche larve, lumache … dalla Falena Grigia alle Lucciole, dall’Ape all’Acaro, e poi le Formiche guidate dai feromoni, e sempre in guerra fra loro, e ancora altre graminacee, parietarie o erba dei muri, mimose profumatissime, … poi il mare con i gabbiani, i pipistrelli, i ragni, le farfalle, il gufo … e il viaggio all’interno dei bronchi dell’uomo … e alla fine il Giardino Nascosto non più Segreto e l’innamoramento di Sofia, la conoscenza … un piccolo polline microscopico che è in volo verso l’ignoto.
Ma se l’Autore avesse messo i nomi latini e greci dei personaggi e li avesse fatti parlare come farebbe uno zoologo e un botanico o un allergololo che cura una malattia del sistema immunitario avremmo avuto un libro scientifico, mentre così abbiamo una fiaba che tutti possono comprendere … anche i bambini perché “C’era una volta …”

Paolo Aldo Rossi
Titolare della Cattedra di Storia del Pensiero Scientifico, di Storia del Pensiero Medico e Biologico. Università di Genova.